Sintesi (e traduzione dal politichese) del discorso di insediamento di Giorgio Napolitano: “I partiti non hanno fatto le riforme, il Movimento 5 Stelle è denigratorio in quanto accomuna tutta la politica in un unico fascio d’erba marcia, se non fate ciò che ora vi comunico scioglierò le Camere. Dovete: fare un governo che traduca in atti i consigli dei “dieci saggi”, ovvero più neoliberismo europeo, tagli alla sanità pubblica, salari più bassi e più precari; nel caso non aveste compreso, deputati e parlamentari, le conseguenze del programma dei saggi, qui ne trovate una traduzione anche per voi tonti. Vi ricordo che come italiani continueremo a morire in “guerre umanitarie” e chi domanda il contrario è polemico e disinformato. I movimenti che manifestano in piazza non contano nulla, qua comando io e internet, la rete, i social network sono merda: l’opinione pubblica non esiste. Farò un governo coi pieni poteri, mettendo assieme Pd / Pdl / Scelta civica / Lega Nord e quanti altri obbediranno al mio volere. Così ho parlato. Ci rivediamo tra sette anni per un’altra inutile elezione”.
Post scriptum: grazie Partito Democratico: avete ucciso la speranza, ridotto in cocci la democrazia e affamerete ancor più i deboli.
